5 giugno 2005

"Il treno del tempo"

Cronaca di una giornata alla manifestazione organizzata da Adriavapore

Come ogni anno, l'associazione Adriavapore di Rimini, in concomitanza con il primo fine settimana del mese di giugno, ha organizzato la manifestazione "porte aperte al deposito", che, in quest'anno, forse perché coincidente con il centenario delle FS, ha assunto il nome de "Il treno del tempo" ed ha visto la presenza oltre che del noto materiale gestito dalla predetta associazione, anche delle macchine della Divisione Cargo di Trenitalia con particolare riguardo ad alcune macchine in livrea storica.

 Domenica 5 giugno anche noi del forum di Trenomania ci siamo trovati alla manifestazione. Appena giunti in stazione di Rimini, si odono da lontano i fischi delle locomotive in esposizione, ma la nostra attenzione viene subito presa dalla presenza di uno straordinario militare. Un caimano in livrea old, traina una carrozza cuccette e una lunga teoria di carri pianale caricati con carri armati Leopard.

Non è scoppiata la III guerra mondiale, si tratta di un reparto di rientro da un'esercitazione e la presenza dei rettangolini rossi e blu sulle torrette dei carri lo testimonia.

Attendiamo la partenza del convoglio e ci avviamo verso il deposito. sul binario di visita, l'anziana vaporiera (ma in ottima forma) 740-143 effettua corsette a marcia avanti/indietro, trasportando in cabina gruppetti di visitatori tra cui numerosi sono i bambini.

Seguiamo il tratto asfaltato e giungiamo, nei pressi del parcheggio, al cospetto della ALe540. Rispetto allo scorso anno il rotabile è posto in posizione defilata, quasi nascosta, ma l'eleganza delle forme aerodinamiche resta immutata, benché i segni dell'età si vedano sempre di più.

Sui primi binari, di fronte alla 540, sostano due loco attualmente in servizio, una "polacca", la E405-016 e un caimano, nella nuova classificazione E655, in livrea XMPR.

Si tratta della macchina 208. Le due cabine sono letteralmente invase dai visitatori e i ragazzini si divertono ad azionare le trombe delle loco, costringendo di frequente il personale ad alzare i pantografi per permettere ai compressori di ricaricare i serbatoi dell'aria compressa.

Sul vialetto d'accesso alla rimessa, si passa dal modello al reale. Sulla sinistra, su un binario 5" posato per l'occasione, una locomotiva 625 azionata a batteria e una piccola 835 a vapore vivo, trainano due piccoli vagoncini sui quali scorazzano, divertendosi un mondo, i bambini.

Sulla destra, sul primo binario, poste in fila, una dietro l'altra, le splendide loco storiche della Cargo, la E645-090, in livrea castano e isabella, la E636-284, unica del gruppo con cabine rifatte, nota come "Camilla" e la E645-040, ricolorata dagli appassionati di Milano nella livrea che fu delle E646-035 e 037 all'epoca in cui trainavano i rapidi noti come "Treno Azzurro"

E' come se il tempo si fosse fermato, Un pezzo di storia ferroviaria del nostro stupendo paese è lì, testimonianza ancora attiva dei tempi che furono ormai sostituiti dalla monotonia cromatica della livrea XMPR.

Proseguendo lungo il muro dell'officina, troviamo una E636, la 398 e un rimorchio per Aln, il Ln664-1417, entrambi nei colori attuali.

Sul secondo binario, spostandoci in senso opposto, si comincia con la E652-115 del deposito di Napoli Smistamento, seguita dalla E412-005 e dalla E402-156.

Le tre locomotive rappresentano il massimo, in termini di potenza, del parco circolante della divisione Cargo. Le E412 sono protagoniste assolute sulla linea del Brennero, impegnate sovente in doppia trazione alla testa di pesanti convogli. Le E652 distribuite su tutta l'Italia continentale, macinano milioni di km all'anno trasportando merci in lungo e in largo. Discorso a parte per la E402-156, macchina del deposito di Torino Orbassano, attrezzata con pantografi e sistema di alimentazione che gli permettono di circolare sia sotto la catenaria francese che, ovviamente, sotto quella italiana.

Continuando in questo salto da presente a passato, cominciato con le loco attuali, transitando dalle storiche in servizio e le elettroniche, si torna al passato con le "storiche" effettive dell'associazione Adriavapore.

Si comincia dalla E626-001, perfettamente conservata, agganciata ad una serie di carrozze

centoporte mantenute efficienti con altrettanta perizia, per terminare con il "pirata", la E428-226, macchina con testata aerodinamica del gruppo, che, negli anni '80 venne dipinta nella livrea beige/arancio/viola dei convogli navetta.

Per un brevissimo periodo di tempo, come era usanza del periodo, sul fianco comparve anche un disegno di un pirata, da cui il nomignolo, poi rimosso. A dispetto della colorazione, la macchina non venne mai attrezzata totalmente per i servizi navetta, mancando del telecomando per la manovra doveva viaggiare sempre presenziata, potendo comandare solo apertura e chiusura delle porte, in tutto solo due E428 vennero modificate allo scopo. Riportata all'antico splendore del castano/isabella, nel 1997 dal O.M.L. di Livorno, viene ora utilizzata per l'effettuazione di treni speciali.

Adesso si torna decisamente indietro nel tempo, e il panorama diventa monopolio delle macchine a vapore. Prima però, l'unica presenza diesel nella terra delle officine grandi riparazioni, sono lo storico automotore del gruppo 211 e le locomotive dei gruppi 216 e 214, quest'ultimo ancora regolarmente presente negli scali di tutta Italia. Insieme al 216 una E321, la 010.

Diamo un'occhiata all'interno dell'officina dove l'assenza della 685-196 è evidente, ma la "Regina" è sotto cura alla Milanesio, la nostra speranza è di trovarla, magari in pressione, nel 2006. Ridotta maluccio, ma presente, la 940-003, e guardarla in questo stato sinceramente preoccupa.

Detto in precedenza della 740-143, che nel frattempo continua il suo andirivieni, sul piazzale, fianco a fianco, troviamo la 640-121, la 740-409 e la 625-100. le macchine sono spente, ma è sempre uno spettacolo vederle tutte insieme.

Nel frattempo sono volate via quasi tre ore e il gruppo si ritrova seduto a tavola per mangiare qualcosa. in un clima sereno e gioviale consumiamo il pranzo e ci riavviamo verso la vicina stazione, per concludere il giro al deposito ed attendere il treno che ci riporterà a casa.

Adesso la 740-143 si gode il meritato riposo, ed è il turno delle elettriche E655 ed E405, che, instancabilmente, portano a spasso i visitatori.

Un occhiata alla fatiscente D341 e ci avviamo verso la stazione.

Sul fascio binari di ricovero, fotografiamo due D443 e altre carrozze storiche del tipo 1921 ivi parcate.

Uno scatto dedicato anche alle ALn della FER, non ancora riverniciate nella nuova "patriottica" livrea tricolore e alla E464-902, sempre della FER, in uso a Trenitalia, nata già nei nuovi colori, poi attendiamo il treno.

Cosa dire di più? Manifestazioni come questa fanno bene all'immagine del treno e a chi, come noi, è appassionato di tale mezzo di trasporto.

Certamente fa rabbia pensare che quello che organizza Adriavapore lo potrebbero organizzare anche altre associazioni, la stessa Trenitalia, ma la cultura ferroviaria in Italia, è questa la verità, non è come in altri paesi europei, tipo la Germania.

Godiamoci quel poco che ci passa il convento e speriamo che in futuro si possa avere anche noi qualcosa in più.

Concludo con un personale ringraziamento agli amici Giuseppe e Rosario Iannuzzi, David Villa (Villo86), Luca Lazzazzera (FNME), Peppe (MSTS85), Antimo Bucciero, Daniele Neroni (e alla pazienza di suo Nonno), Vittorio Vincenti (Giombolo), Riccardo Alberoni (Gracampar), Michele Sacco (Michele22), Giorgio Gaffarelli (Gogo), Davide Pialorsi (Andidav) e Bart Sammarco (Sammarco1) tutti frequentatori del sito www.Trenomania.it. Ringrazio anche Paolo Carnetti, Gianni Terranova e Giuseppe Masieri, con i quali si è viaggiato insieme da e per Firenze (scusatemi se ho dimenticato qualcuno), per la splendida e serena giornata che mi hanno fatto trascorrere.

Per l'occasione è stato realizzato un video con una panoramica generale a tutti i rotabili presenti alla manifestazione, che per ragioni di dimensioni è stato compresso, per vederlo clicca su:

Video

(formato "AVI" - Codec XviD - dimensioni 100Mb circa)

 

news di E. Imperato, foto degli autori sulle stesse indicati, montaggio video di A. Bucciero (13 giugno 2005)

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